Concluse le operazioni
odierne, con tutti a casa stanchi ma soddisfatti, è possibile ora trarre le
conclusioni sulle attività di oggi.
La prima considerazione è
quella relativa all’area di esplorazione. Essendo stato ridotto, a causa di
vari situazioni, il numero degli speleosub da cinque a tre, è stato necessario
definire – per il momento – in quale grotta concentrare le attività. E’ stato
deciso che l’abisso di Trebiciano, con i suoi due sifoni (upstream e
downstream), è sicuramente l’obiettivo che può riservare le maggiori novità
esplorative.
Per quanto riguarda il
sifone di entrata, oggi si sono immersi Marc e Jeremie. Si è trattato della
prima uscita di quest’anno nel sifone e quindi, come attività preliminare, sono
stati controllati e verificati i 200 m iniziali di sagola in cavo d’acciaio ed
i seguenti 100 m in sagola di nailon. Questi ultimi hanno riservato delle
difficoltà in quanto è stato necessario fissare la linea in più punti ed
eliminare alcuni spezzoni rotti o secondari. L’immersione è durata circa un’ora
ed ha visto anche il prelievo del DNA di due protei per il progetto
internazionale SOS Proteus.
Nel sifone di uscita, invece, si è immerso Michel, che rapidamente ha raggiunto il punto in cui era arrivato ieri. L’esplorazione è proseguita per ulteriori 50 m nuovi, giungendo in due
piccole camere a pelo libero, lunghe circa 10 m, larghe 3 m ed alte 5 m. I
passaggi si presentano sempre ampi, ma la presenza di grandi massi e l’acqua
priva di flussi evidenti potrebbero presagire delle difficoltà nel rintracciare
le future prosecuzioni. L’immersione è durata circa 2 ore.
Domani si ricomincia.