Foto Albi
Spaziatore
TSE 2013-14-15-16
Per ora, il Timavo System Exploration si è sviluppato in quattro campagne esplorative, articolate nel corso del triennio 2013-2016.
2013: La squadra francese della FFESSM si è presentata nel mese di agosto, periodo caratterizzato da una lunga fase di mancanza di piogge e quindi di magra assoluta. Prima dell'avvio della spedizione, conoscendo le caratteristiche dei sommozzatori impegnati nelle immersioni, s’immaginava che la maggior parte dei risultati si sarebbero ottenuti a Duino presso il Pozzo dei Colombi, dove erano segnalate grandi gallerie poste a una certa profondità. Nell'Abisso di Trebiciano, invece, sono sempre stati segnalati passaggi disagevoli e grandi problemi di orientamento. Anche la qualità dell'acqua giocava a sfavore di Trebiciano, dove era riscontrabile una visibilità sicuramente inferiore a quella presente presso le risorgive. Alla fine, però, il Timavo ha giocato il suo ennesimo scherzo. Contrariamente a ogni previsione, i maggiori risultati esplorativi sono stati raggiunti nell'Abisso di Trebiciano, con qualche centinaio di metri di nuovi sviluppi, la scoperta di un’interessante galleria di ampie dimensioni e la revisione del rilievo del lago Timeus. Al Pozzo dei Colombi una visibilità generale comunque scarsa, la rottura di tutte le sagole precedenti, nonché la presenza di sedimenti mobili lungo le pareti del pozzo, non hanno permesso di scendere in profondità e di proseguire oltre rispetto agli sviluppi conosciuti.
2014: Le immersioni sono state anticipate al mese di luglio. Si è però capito che le condizioni sono sempre e comunque difficili: questa volta notevoli portate, forti correnti e visibilità comunque limitata. Per quanto riguarda le immersioni al Pozzo dei Colombi, la situazione generale si è rivelata tanto proibitiva, con flussi di corrente trasversali e fortissimi a quota -14 m, da impedire ogni esplorazione per l’elevato pericolo. “Like a flag” era la frase ricorrente dei diver francesi, simulando il gesto di tenersi con le mani sulla corda guida. Nell'Abisso di Trebiciano, invece, le condizioni si sono rivelate mutabili di giorno in giorno, legate alle frequenti (e spesso intense) precipitazioni in Slovenia. E' stato possibile, comunque, fissare quasi 500 m di nuove sagole in acciaio e proseguire oltre i limiti raggiunti l’anno precedente, verificando meglio la morfologia complessiva dei vani. La galleria trovata nel 2013 non si è rivelata il passaggio da dove giunge l'acqua ed è quindi ancora da localizzare il punto di arrivo del flusso principale.
2015: Ritorno ad agosto della squadra francese e, al Pozzo dei Colombi, gli speleosub raggiungono finalmente il punto precedentemente toccato nel 1992, proseguendo in leggera discesa e stendendo ulteriori 60 m di sagola. La profondità massima è stata di 72 m seguendo il soffitto della galleria, stimando il pavimento una decina di metri più in basso e confermando così la profondità massima di 82 m. Il collettore si è presentato sempre di grandi dimensioni (10x10 m) e impostato su una frattura che prosegue decisa verso nord. Se a Trebiciano la presenza del proteo è una lieta costante, segno di un ritorno a qualità delle acque accettabile, l’aver incontrato questo animale nel Pozzo dei Colombi, considerando anche la sua profondità, è un evento particolarmente importante e raro.
Conferme e risultati si sono ottenuti anche all'Abisso di Trebiciano. Dopo aver seguito e rilevato all'articolata parete destra della galleria, gli esploratori, agevolati anche dalle sagole in acciaio fissate nel 2014, hanno deciso di dirigersi verso le aree terminali già parzialmente conosciute. Arrivati al limite precedente, gli speleosub sono emersi in una bella camera a pelo libero. Questa cavernetta, che presenta discrete dimensioni e una spiaggia di sabbia con un arrivo d'acqua, è stata denominata Salle de l'Amitié (Friendship Room), cioè Sala dell'Amicizia, nome che rappresenta appieno lo spirito del TSE. Particolarmente importante è che i livelli di ossigeno in essa riscontrati non evidenziano alcuna anomalia.
2016: Il periodo delle immersioni è stato sempre lo stesso, a cavallo di Ferragosto. Al pozzo dei Colombi si sono concentrati tre speleosub. Come prima attività, vista la scarsissima visibilità, è stata controllata la sagola stesa lo scorso anno, rivedendo i punti di fissaggio e liberandola dove necessario. Raggiunto il termine dello scorso anno, si è proseguito ulteriormente per altri 30 m, avanzando in una galleria sub-orizzontale (quasi in leggera salita) che tende ad ingrandirsi verso l'alto. Nell'Abisso di Trebiciano le immersioni si sono sviluppate in due direzioni. All'interno del sifone di entrata è stata posizionata una sagola metallica nella parte più profonda per una lunghe 270 m. A causa della poca visibilità, le attente ricerche del collettore dal quale proviene l'acqua non hanno portato a nuovi risultati. Nel sifone d'uscita, dopo un primo tratto in discesa fino alla profondità di 40 m, il percorso risale ed è stato possibile arrivare nuovamente a quota "0", in una piccolissima campana d'aria. Il passaggio continua e promette bene.
Ogni campagna di immersioni ha visto la predisposizione di un apposito blog, che - in tempo reale - veniva aggiornato con le novità esplorative.
Di seguito i link di quanto pubblicato nel corso degli ultimi quattro anni:
TIMAVO SYSTEM EXPLORATION 2013
TIMAVO SYSTEM EXPLORATION 2014
TIMAVO SYSTEM EXPLORATION 2015
TIMAVO SYSTEM EXPLORATION 2016
(© Foto Roberto Radovan-2014)
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