La qualità non è elevata, ma si tratta di semplici documenti utili a descrivere l'attività svolta.
Timavo System Exploration 2018
Foto Albi
Spaziatore
lunedì 20 agosto 2018
Immagini oltre sifone
Estraendo alcune immagini dai filmati registrati da Michel, è possibile vedere di seguito l'aspetto delle cavernette a "pelo libero" poste all'estremità finora raggiunta del sifone di uscita dell'abisso di Trebiciano.
La qualità non è elevata, ma si tratta di semplici documenti utili a descrivere l'attività svolta.
Immagini di M. Philips
La qualità non è elevata, ma si tratta di semplici documenti utili a descrivere l'attività svolta.
venerdì 17 agosto 2018
Aggiornamento 4
Come è già accaduto anche in passato, le sorprese - quelle buone - si presentano all'ultimo momento. Oggi, durante l'ultima immersione di Marc e Jeremie, è stato finalmente scoperto il collettore dal quale proviene l'acqua nel sifone di entrata dell'abisso di Trebiciano. Sono oramai tre anni che si cerca di identificarlo, seguendo pareti, verificando i vari passaggi, scendendo a più quote, cercando il più labile segno del flusso dell'acqua.
Oggi, nel posto dove forse meno ce l'aspettavamo, è stata trovata la prosecuzione del sifone, che continua con vani molto ampi alla profondità di 24 m. Gli speleosub hanno steso nuove sagole per più di 70 m di gallerie fino ad ieri inesplorate.
Foto A. Maizan
Oggi, nel posto dove forse meno ce l'aspettavamo, è stata trovata la prosecuzione del sifone, che continua con vani molto ampi alla profondità di 24 m. Gli speleosub hanno steso nuove sagole per più di 70 m di gallerie fino ad ieri inesplorate.
Foto A. Maizan
Ottavo giorno
Brutte notizie sul fronte delle esplorazioni: purtroppo Michel non si sente bene, e quindi si interrompono le immersioni nel sifone di uscita.
Sono già entrati in grotta Marc e Jeremie che continueranno le esplorazioni nel sifone di entrata.
Cinque speleo sono in assistenza e addetti al trasporto dei sacchi.
Foto S. Savini
Sono già entrati in grotta Marc e Jeremie che continueranno le esplorazioni nel sifone di entrata.
Cinque speleo sono in assistenza e addetti al trasporto dei sacchi.
Foto S. Savini
giovedì 16 agosto 2018
Settimo giorno
Dopo una riunione degli speleosub, è stato deciso di dedicare la giornata odierna al riposo ed al controllo delle attrezzature. Ieri vari sacchi di materiali sono stati portati all'esterno ed è quindi possibile la verifica del funzionamento dei vari apparecchi. Il rebreather di Michel aveva presentato delle leggere anomalie, che si spera saranno risolte completamente.
Le persone addette al trasporto che risultavano disponibili oggi, scenderanno invece domani in grotta.
La fine settimana si sta avvicinando e bisogna cercare di ottenere altri risultati nelle acque (in verità sempre poco chiare - visibilità 30 cm) del nostro Timavo.
Foto S. Savini
Le persone addette al trasporto che risultavano disponibili oggi, scenderanno invece domani in grotta.
La fine settimana si sta avvicinando e bisogna cercare di ottenere altri risultati nelle acque (in verità sempre poco chiare - visibilità 30 cm) del nostro Timavo.
Foto S. Savini
Dicono di noi (1)
Per gli interessati è possibile leggere un bel articolo di Stefano Savini sulla pagia Ilfriuliveneziagiulia.it.
Si descrive la situazione e sono pubblicate delle belle foto (scattate in questi giorni) dal nostro socio Stefano.
Vedi la pagina dedicata al TSE 2018.
Si descrive la situazione e sono pubblicate delle belle foto (scattate in questi giorni) dal nostro socio Stefano.
Vedi la pagina dedicata al TSE 2018.
mercoledì 15 agosto 2018
Sesto giorno
Oggi è stata la giornata di Marc e Geremie.
I due speleosub sono scesi nel sifone di entrata ed hanno completato la stesura della sagola di sicurezza iniziata ieri. Attualmente, è quindi posizionata una sagola in acciaio per complessivi 400 m, dall'ingresso del lago Timeus fino al fondo, in prossimità della Sala dell'Amicizia. Completato questo lavoro sono poi iniziate le esplorazioni della parete ovest, alla ricerca dell'arrivo d'acqua che, negli anni scorsi, non è stato ancora localizzato. Nonostante l'impegno e la verifica di un certo tratto di parete, l'arrivo non è stato rintracciato. Il lavoro dei prossimi giorni sarà quello di completare il controllo dell'ultima parte della parete ovest ancora non raggiunta.
Durante l'immersione è stato effettuato anche il conteggio della popolazione di protei, secondo un protocollo già collaudato in analoghe circostanze.
Foto A. Maizan
I due speleosub sono scesi nel sifone di entrata ed hanno completato la stesura della sagola di sicurezza iniziata ieri. Attualmente, è quindi posizionata una sagola in acciaio per complessivi 400 m, dall'ingresso del lago Timeus fino al fondo, in prossimità della Sala dell'Amicizia. Completato questo lavoro sono poi iniziate le esplorazioni della parete ovest, alla ricerca dell'arrivo d'acqua che, negli anni scorsi, non è stato ancora localizzato. Nonostante l'impegno e la verifica di un certo tratto di parete, l'arrivo non è stato rintracciato. Il lavoro dei prossimi giorni sarà quello di completare il controllo dell'ultima parte della parete ovest ancora non raggiunta.
Durante l'immersione è stato effettuato anche il conteggio della popolazione di protei, secondo un protocollo già collaudato in analoghe circostanze.
Foto A. Maizan
martedì 14 agosto 2018
Aggiornamento 3
Usciti tutti dalla grotta, è possibile tirare le somme dell'attività della giornata.
Sono scesi in grotta Michel e due persone di assistenza. L'immersione si è svolta nel sifone di uscita, seguendo per un lungo tratto la sagola d'acciaio; poi l'esplorazione si è rivolta alla parete sinistra del passaggio. Mentre ieri la progressione si è svolta lungo il soffitto e seguendo il lato destro, oggi l'immersione ha riguardato - infatti - il fondo della galleria, lungo il lato sinistro. Alla fine Michel è giunto nello stesso punto raggiunto in precedenza, in una specie di sala o ramo laterale caratterizzato da due cavernette a "pelo libero". Alla ricerca di un ambiente più grande, domani si cercherà di avanzare più a destra, cercando un passaggio dove sia rilevabile il flusso dell'acqua corrente.
Foto A. Maizan
Sono scesi in grotta Michel e due persone di assistenza. L'immersione si è svolta nel sifone di uscita, seguendo per un lungo tratto la sagola d'acciaio; poi l'esplorazione si è rivolta alla parete sinistra del passaggio. Mentre ieri la progressione si è svolta lungo il soffitto e seguendo il lato destro, oggi l'immersione ha riguardato - infatti - il fondo della galleria, lungo il lato sinistro. Alla fine Michel è giunto nello stesso punto raggiunto in precedenza, in una specie di sala o ramo laterale caratterizzato da due cavernette a "pelo libero". Alla ricerca di un ambiente più grande, domani si cercherà di avanzare più a destra, cercando un passaggio dove sia rilevabile il flusso dell'acqua corrente.
Foto A. Maizan
Quinto giorno
Oggi le squadre si alternano, scende in acqua nuovamente Michel, mentre si prendono una giornata di sosta Marc e Jeremie.
Il programma è quello di immergersi nuovamente nel sifone di uscita, di scendere a -40 m, di arrivare al limite raggiunto l'altroieri e di continuare l'esplorazione. Ricordiamo che nell'ultima uscita sono state raggiunte due nuove camere a "pelo libero" e che i passaggi sommersi si sviluppano ulteriormente, anche se è necessario ancora definire la direzione giusta nella quale proseguire.
Nuovi aggiornamenti quando Michel riemergerà.
Foto S. Savini
Il programma è quello di immergersi nuovamente nel sifone di uscita, di scendere a -40 m, di arrivare al limite raggiunto l'altroieri e di continuare l'esplorazione. Ricordiamo che nell'ultima uscita sono state raggiunte due nuove camere a "pelo libero" e che i passaggi sommersi si sviluppano ulteriormente, anche se è necessario ancora definire la direzione giusta nella quale proseguire.
Nuovi aggiornamenti quando Michel riemergerà.
Foto S. Savini
lunedì 13 agosto 2018
Quarto giorno
Oggi si è deciso di
rallentare un po’ l’attività, in attesa dei prossimi giorni che saranno
cruciali per la scoperta di ulteriori nuove prosecuzioni.
Michel si è preso un
giorno di riposo, e sta riflettendo su dove concentrare le esplorazioni di
domani. Il sifone di uscita è stato in pratica superato, arrivando a quota
“zero” in vari ambienti a pelo libero. Si tratta ora di giungere fino alla
grande caverna che sappiamo si trova oramai nelle immediate vicinanze, ma
bisognerà cercare di capire tutti i segni disponibili per comprendere in che
direzione rivolgersi. Non è rilevabile alcuna corrente nell’acqua e questo,
assieme alla configurazione degli ambienti con grandi massi, non aiuta certo
nelle decisioni. Riponiamo la massima fiducia, quindi, nell’esperienza di
Michel.
Marc e Jeremie, invece,
si sono immersi anche oggi nel sifone di entrata con l’intento di prolungare di
ulteriori 200 metri la sagola in acciaio. Questo garantirà sicurezza e velocità
nelle prossime uscite.
Durante l'immersione è stato raccolto il DNA di tre protei all'interno del progetto internazionale di ricerca SOS Proteus.
Durante l'immersione è stato raccolto il DNA di tre protei all'interno del progetto internazionale di ricerca SOS Proteus.
TSE: i blog
Durante lo svolgimento
delle varie annualità del TSE sono stati predisposti degli appositi blog per
divulgare “in tempo reale” i risultati delle immersioni.
Per gli interessati e per
chi volesse conoscere meglio lo svolgimento delle operazioni effettuare negli
anni scorsi è ancora possibile consultare i singoli blog ai seguenti indirizzi:
Buona lettura.
domenica 12 agosto 2018
Aggiornamento 2
Concluse le operazioni
odierne, con tutti a casa stanchi ma soddisfatti, è possibile ora trarre le
conclusioni sulle attività di oggi.
La prima considerazione è
quella relativa all’area di esplorazione. Essendo stato ridotto, a causa di
vari situazioni, il numero degli speleosub da cinque a tre, è stato necessario
definire – per il momento – in quale grotta concentrare le attività. E’ stato
deciso che l’abisso di Trebiciano, con i suoi due sifoni (upstream e
downstream), è sicuramente l’obiettivo che può riservare le maggiori novità
esplorative.
Per quanto riguarda il
sifone di entrata, oggi si sono immersi Marc e Jeremie. Si è trattato della
prima uscita di quest’anno nel sifone e quindi, come attività preliminare, sono
stati controllati e verificati i 200 m iniziali di sagola in cavo d’acciaio ed
i seguenti 100 m in sagola di nailon. Questi ultimi hanno riservato delle
difficoltà in quanto è stato necessario fissare la linea in più punti ed
eliminare alcuni spezzoni rotti o secondari. L’immersione è durata circa un’ora
ed ha visto anche il prelievo del DNA di due protei per il progetto
internazionale SOS Proteus.
Nel sifone di uscita, invece, si è immerso Michel, che rapidamente ha raggiunto il punto in cui era arrivato ieri. L’esplorazione è proseguita per ulteriori 50 m nuovi, giungendo in due
piccole camere a pelo libero, lunghe circa 10 m, larghe 3 m ed alte 5 m. I
passaggi si presentano sempre ampi, ma la presenza di grandi massi e l’acqua
priva di flussi evidenti potrebbero presagire delle difficoltà nel rintracciare
le future prosecuzioni. L’immersione è durata circa 2 ore.
Domani si ricomincia.
Terzo giorno
Anche oggi tutto procede per il meglio. Il materiale è in posizione, tre sub in grotta e otto persone in assistenza.
Giunge dalla caverna Lindner la notizia che alle ore 12:30 tutti gli speleosub sono in immersione. Non rimane che attendere notizie alla loro riemersione.
Sifone di uscita dell'abisso di Trebiciano
Giunge dalla caverna Lindner la notizia che alle ore 12:30 tutti gli speleosub sono in immersione. Non rimane che attendere notizie alla loro riemersione.
Sifone di uscita dell'abisso di Trebiciano
sabato 11 agosto 2018
Aggiornamento 1
Aggiornamento sulle attività della prima giornata: come già indicato, tutti i sacchi dei materiali necessari agli speleosub sono oramai in profondità, pronti per le attività di domani.
Risulta molto importante il resoconto dell'attività di Michel Philips nel sifone di uscita (down stream): la sagola in acciaio stesa nel 2016 è risultata ancora integra, ma è stato necessario sistemare molti punti di fissaggio. E' stata poi collocata una nuova sagola fino a arrivare al punto terminale raggiunto sempre nel 2016. Da questa posizione, a quota "zero", si partirà con le esplorazioni di domani.
Michel e Jeremie discutono sulle prossime immersioni
Il sifone di uscita, principale obiettivo del 2018
Risulta molto importante il resoconto dell'attività di Michel Philips nel sifone di uscita (down stream): la sagola in acciaio stesa nel 2016 è risultata ancora integra, ma è stato necessario sistemare molti punti di fissaggio. E' stata poi collocata una nuova sagola fino a arrivare al punto terminale raggiunto sempre nel 2016. Da questa posizione, a quota "zero", si partirà con le esplorazioni di domani.
Michel e Jeremie discutono sulle prossime immersioni
Il sifone di uscita, principale obiettivo del 2018
Secondo giorno
Sabato di lavoro ed organizzazione. Questa mattina è sceso Michel per una prima immersione nel sifone di uscita, accompagnato da due assistenti. Nel primo pomeriggio si sono calate 17 persone per portare in profondità altrettanti sacchi.
Il tutto è pronto per permettere, domani mattina, l'immersione contemporanea di tre speleosub.
Nel frattempo Michel è uscito dal sifone e si attendono notizie sull'immersione svolta.
Arrivano i primi sacchi e i "portatori"
Il tutto è pronto per permettere, domani mattina, l'immersione contemporanea di tre speleosub.
Nel frattempo Michel è uscito dal sifone e si attendono notizie sull'immersione svolta.
Arrivano i primi sacchi e i "portatori"
Il compressore pronto per ogni necessità
venerdì 10 agosto 2018
Primo giorno
Prima giornata del TSE 2018: partenza soft, concentrati sull'abisso di Trebiciano.
E' giunto a Trieste lo speleosub Michel Philips e dopo un primo controllo dei materiali, è iniziato il trasporto dei sacchi nella cavità. Alle ore 17 tutte le attrezzature per un subacqueo erano disponibili presso il sifone di uscita della cavità.
Quest'anno l'obbiettivo principale sarà proprio il sifone di uscita nell'abisso di Trebiciano e domani inizieranno le prime immersioni.
Sempre domani arriveranno altri due sub e l'attività entrerà nel vivo, sia sotto l'aspetto logistico e che esplorativo.
Federica e Valentina pronte per il loro turno di trasporto materiali
Paolo (anche le "vecchie glorie" danno un fattivo contributo ai trasporti)
E' giunto a Trieste lo speleosub Michel Philips e dopo un primo controllo dei materiali, è iniziato il trasporto dei sacchi nella cavità. Alle ore 17 tutte le attrezzature per un subacqueo erano disponibili presso il sifone di uscita della cavità.
Quest'anno l'obbiettivo principale sarà proprio il sifone di uscita nell'abisso di Trebiciano e domani inizieranno le prime immersioni.
Sempre domani arriveranno altri due sub e l'attività entrerà nel vivo, sia sotto l'aspetto logistico e che esplorativo.
martedì 12 giugno 2018
Situazione aggiornata al Pozzo dei Colombi
Il secondo punto oggetto d’indagine nel corso del TSE è stato, e sarà, il Pozzo dei Colombi (n. 227 VG), cavità appartenente al Complesso delle Risorgive del Timavo.
Le immersioni nel sifone “a monte” hanno portato, per ora, ai seguenti risultati:
- Sono stati verificati circa 340 m di sviluppo complessivo di passaggi sommersi;
- E’ stata percorsa per circa 250 m una galleria/collettore che si dirige in direzione nord. Massima profondità raggiunta 82 m.
Le possibilità esplorative riguardano il proseguimento delle indagini nella galleria/collettore da cui proviene l’acqua.
Per ulteriori informazioni vedi anche la pagina "Precedenti".
(© Foto Alberto Maizan – 2013)
venerdì 8 giugno 2018
Situazione aggiornata all’Abisso di Trebiciano
Come negli anni precedenti, risulta opportuno fare il punto sulla situazione relativa allo stato delle esplorazioni speleosubacquee effettuate nell'ambito del TSE, sul Carso italiano.
Inizieremo trattando per prima la “finestra” che si apre circa a metà del corso sotterraneo del fiume Timavo: l’Abisso di Trebiciano (n. 17 VG).
Le immersioni degli anni precedenti (dal 2013 al 2016), dopo la verifica e l‘aggiornamento dei rilievi, hanno portato ai seguenti risultati.
Nel sifone “a monte”:
- Sono stati percorsi complessivamente 426 m di passaggi sommersi;
- E’ stata verificata la morfologia delle pareti perimetrali del lago Timeus;
- E’ stata verificata la morfologia del sifone posto fra il lago Timeus e il lago Boegan (il cosiddetto “sifone Maucci”), constatando uno sviluppo molto più complesso ed articolato di quanto precedentemente creduto;
- E’ stata verificata la morfologia delle pareti perimetrali del lago Boegan;
- E’ stata percorsa per 254 m una galleria/collettore che si dirige in direzione sud-ovest. Massima profondità raggiunta 22 m;
- E’ stata trovata una cavernetta a pelo libero, denominata “sala dell’amicizia”;
- Non è stato ancora definito il punto d’arrivo dell’acqua.
Nel sifone “a valle”:
- E’ stata percorsa per 195 m una galleria/collettore che si dirige in direzione nord-ovest. Massima profondità raggiunta 41 m;
- E’ stata raggiunta, alla fine del sifone, una bolla d’aria a quota “0”.
Le possibilità esplorative del 2018 riguardano il proseguimento delle indagini nel sifone “a monte” alla ricerca del punto d’arrivo dell’acqua e la continuazione delle immersioni nel sifone “a valle” lungo il corso del fiume.
Per ulteriori informazioni vedi anche la pagina "Precedenti".
(© Foto Alberto Maizan – 2013)
domenica 3 giugno 2018
Ad agosto si ricomincia...
Le aspettative sono tante, così anche le speranze...
Il 2018 dovrebbe essere l'anno delle grandi sorprese, o almeno così ce lo raffiguriamo noi.
Gli amici speleosub francesi hanno confermato la loro presenza, la macchina organizzativa si è già avviata e - dopo la sosta del 2017 - tutti sono pronti e carichi.
Come gli anni scorsi è stato predisposto un blog che, aggiornato in tempo reale, descriverà momento per momento le fasi esplorative. Non resta che augurare buona fortuna agli esploratori, agli organizzatori, ai "portatori" di pesanti materiali ed a tutti quelli che vorranno partecipare assieme a noi alla grande avventura intitolata "Timavo System Exploration 2018".
Il 2018 dovrebbe essere l'anno delle grandi sorprese, o almeno così ce lo raffiguriamo noi.
Gli amici speleosub francesi hanno confermato la loro presenza, la macchina organizzativa si è già avviata e - dopo la sosta del 2017 - tutti sono pronti e carichi.
Come gli anni scorsi è stato predisposto un blog che, aggiornato in tempo reale, descriverà momento per momento le fasi esplorative. Non resta che augurare buona fortuna agli esploratori, agli organizzatori, ai "portatori" di pesanti materiali ed a tutti quelli che vorranno partecipare assieme a noi alla grande avventura intitolata "Timavo System Exploration 2018".
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